
Quando si può dire che un passaggio palla è eseguito correttamente?
Spesso vediamo durante il fine settimana istruttori che comunicano e forniscono dei feedback ai propri ragazzi attraverso dei giudizi diretti e non specifici quali:
‘bravo’, ‘bel passaggio’ o ‘continua così’
Questi sono giudizi e opinioni che vengono forniti direttamente al ragazzo: ma chi effettua questa valutazione?
È l’istruttore stesso a dare il feedback al ragazzo, senza considerare l’idea o la valutazione effettuata da parte del ragazzo stesso.
Un nostro primo obiettivo è portare il ragazzo a valutare autonomamente l’azione svolta, per far si che assimili un insieme di esperienze utili per correggersi e migliorarsi in autonomia.
A livello pratico, il nostro focus sarà legato a un insieme di domande.
Queste domande dovranno portare al ragazzo a chiedersi in forma autonoma, per non dire inconscia, tre quesiti principali:
1) il perchè ha eseguito un determinato passaggio palla;
2) come ha eseguito il passaggio palla;
3) cosa avrebbe potuto fare alternativamente al passaggio palla eseguito.
Se l’allievo avrà l’abilità di chiedersi e ricevere risposte durante l’attività di gioco, sarà lui stesso a migliorare attraverso la pratica in situazioni che riportino alla realtà del gioco.
E anche tu come allenatore puoi migliorare il tuo feedback!
Occorre renderli consapevoli: i bambini non possono affidarsi solo al semplice giudizio dell’allenatore…
‘bel passaggio’ oppure ‘potevi passarla meglio’.
Possono avere un supporto aggiuntivo, legato al nostro feedback, per esempio:
‘hai eseguito un bel passaggio sulla corsa di Luca consentendogli di trovarsi di fronte al portiere’
oppure
‘questo passaggio ci ha consentito di conquistare campo o potevi avanzare da solo con la palla?’
Attraverso questo meccanismo di giudizio + motivazione o di quesito tu istruttore manterrai l’importanza del tuo ruolo e stimolerai allo stesso tempo un pensiero ragionato nel tuo allievo.
Per approfondire la tematiche delle domande che poniamo ai nostri giovani calciatori, ti riportiamo al seguente articolo di approfondimento cliccando il link qui sotto:
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Indice
PONIAMO IL FOCUS
L’obiettivo dell’istruttore del Settore Giovanile non può fermarsi all’insegnamento analitico del passaggio palla, come movimento anatomico, cioè come riconoscimento della superficie del piede e come dosaggio della forza (quest’ultima sempre su un’indicazione analitica e ripetitiva).
Se l’istruttore fornisse all’allievo solamente un insieme di esercizi da sviluppare singolarmente in forma analitica, il giovane calciatore saprebbe riconoscere i tempi e gli spazi per effettuare un passaggio corretto durante la partita?
Con questo non consideriamo la tecnica analitica non funzionale, ma occorre considerare tutto il contesto di gioco, fondamentale per lo sviluppo della stessa.
Con questo ti vogliamo evidenziare che non è sufficiente un singolo esercizio, bensì che il passaggio palla deve essere sviluppato prima in un contesto individuale (analitico) e successivamente in un contesto collettivo (situazionale).
Ma come mettiamo in pratica tutte queste idee in maniera funzionale per consentire ai ragazzi di migliorare il passaggio palla?
Attraverso la programmazione!
PROGRAMMIAMO LE SEDUTE D’ALLENAMENTO IN MANIERA PROGRESSIVA
Come è possibile programmare le sedute di allenamento per migliorare il passaggio palla?
Teniamo sempre bene a mente che lo sviluppo di un qualsiasi obiettivo tecnico e tattico deve essere sviluppato gradualmente durante tutto il percorso del Settore Giovanile, per questo motivo un istruttore deve proporzionare la difficoltà dell’esercizio o dell’esercitazione in base all’età e allo sviluppo tecnico e tattico del proprio gruppo.
Per programmare le sedute di allenamento, durante tutto percorso del Settore Giovanile (dai piccoli ai grandi), dobbiamo distinguere 4 fasi specifiche:
- Lo sviluppo di una situazione individuale (io tocco il pallone). L’allenatore si focalizza principalmente sulla ripetizione del gesto.
- Lo sviluppo di una situazione collettiva (io tocco il pallone per i miei compagni). L’allenatore deve principalmente focalizzarsi sulle idee dei singoli, su come ricercano i compagni e perché.
- Lo sviluppo di una situazione collettiva a cui si può aggiungere il feedback dell’istruttore (io tocco il pallone per i miei compagni e ricevo un feedback esterno). L’allenatore stimola e corregge le idee dei singoli, nel come e nel perché.
- Consideriamo questo lo step finale: il feedback interno del giocatore stesso (io come tocco il pallone per i miei compagni e in funzione di quale obiettivo). Qui l’allenatore osserva, valuta i risultati e i progressi. In caso di lacune la bravura è nel capire se tornare al punto 1, 2 o 3, per correggere attraverso l’attività.
L’utilizzo da parte dell’istruttore di calcio di queste 4 fasi della programmazione per le sedute di allenamento, consente al giocatore di diventa il protagonista consapevole della propria crescita.
LA CONSAPEVOLEZZA E IL FEEDBACK
Cosa dobbiamo fare per acquisire il feedback interno da parte del nostro giocatore?
Ritornando alla domanda iniziale:
“quando si può dire che un passaggio è eseguito correttamente?”
Lo consideriamo tale quando:
- Il ricevente lo controlla con facilità senza essere pressato dal difensore;
- Fornisce al compagno più possibilità di gioco di quelle del compagno che ha effettuato il passaggio;
- Ha sufficiente velocità ed è stato fintato a tal punto che il difensore non può prevedere la traiettoria;
- E’ stata preferita efficacemente un’esecuzione rasoterra in quanto permette una facile ricezione da parte del compagno.
La progressione vista in precedenza consente il raggiungimento di tutti questi obiettivi.
Il Settore Giovanile e Scolastico propone delle linee guida, di cui riportiamo di seguito il link delle schede operative per la categorie Esordienti:
https://www.figc.it/media/2343/esordienti.pdf
Di seguito sono riportare cinque esercitazioni sul passaggio palla.
CONDUZIONE E TRASMISSIONE SU META
Descrizione:
Attività che si svolge a coppie.
Entro un tempo prestabilito, i due giocatori partono in avanzamento rettilineo: un giocatore ha il compito di condurre palla e trasmettere palla al compagno in modo che quest’ultimo superi la linea di meta con un controllo orientato.
Varianti:
Variante 1: aumentare o ridurre il tempo a disposizione;
Variante 2: creare una situazione di 2 contro 1 con un difensore all’inseguimento;
Variante 3: creare una situazione di 2 contro 1 con un difensore all’inseguimento e un numero minimo di passaggi da eseguire prima di quello finale in meta.
PASSARE E SMARCARSI
Descrizione:
Quattro giocatori si dispongono in modo che ciascuno abbia a lato un compagno e un avversario e, frontalmente, un altro avversario.
Due giocatori avversari, posti uno di fronte all’altro, hanno ciascuno il proprio pallone e devono passarlo al proprio compagno al lato destro/sinistro e correre fino alla porta di fronte, dove a loro volta ricevono il pallone dal compagno.
Il controllo e la nuova trasmissione devono avvenire dietro la linea di porta.
L’attività si può proporre come sfida: vince la prima coppia che esegue un certo numero di passaggi.
In questa attività è possibile porre il focus sullo smarcamento immediato dopo un passaggio, sul mantenere la visione periferica per evitare collisioni e sull’orientamento del corpo in base al posizionamento del compagno.
Varianti:
Variante 1: si possono aggiungere altri quattro giocatori, anziché al centro delle porte si posizionano tutti sui coni. In questa maniera si crea più traffico ponendo maggior attenzione sulla percezione di informazioni.
PALLA TRA LA LINEA
Descrizione:
Dividere un gruppo da sei giocatori in tre coppie.
Predisporre un’area di gioco, divisa in tre zone, si posizionano le tre coppie.
Le due coppie esterne devono trasmettersi palla senza che venga intercettato dai due giocatori centrali.
Varianti:
Variante 1: posizionare esternamente quattro porticine, due per ogni lato lungo dietro ai due giocatori. In caso di intercetto da parte dei difensori, questi avranno lo scopo di concludere un due contro due con l’obiettivo di segnare in una delle due porticine.
2 CONTRO 1 CON SUPERAMENTO DELL’AVVERSARIO SU LINEA ORIZZONTALE TRAMITE PASSAGGIO
Descrizione:
Si crea una situazione di due contro uno con uno dei due attaccanti che parte in conduzione palla.
L’obiettivo dei due attaccanti è superare la linea difensiva attraverso un passaggio.
Il difensore ha possibilità di muoversi solo orizzontalmente tra la coppia di cinesini.
Se gli attaccanti superano efficacemente il difensore possono concludere a rete; se il difensore contrasta o intercetta palla si scambia di ruolo con l’attaccante a cui ha conquistato il possesso.
Varianti:
Variante 1: aumentare o diminuire lo spazio di superamento del difensore;
Variante 2: inserire un’attività antecedente la sfida con il difensore;
Variante 3: è possibile superare la linea difensiva anche in conduzione;
Variante 4: il difensore può inseguire gli attaccanti che hanno superato la linea difensiva;
Variante 5: il difensore, per scambiarsi di ruolo con un attaccante, deve superare uno o più cancelli in meta di fronte a lui, in maniera da concedere all’attaccante il recupero del pallone.
GIOCO DI PASSAGGI CONSECUTIVI 3 CONTRO 1
Descrizione:
Due squadre composte da tre giocatori ognuna si affrontano in un campo diviso in due zone delle stesse dimensioni.
Lo scopo di ogni terzetto è di mantenere il possesso palla il più a lungo possibile nella propria zona dove può entrare un solo giocatore avversario per tentare di recuperarla; in caso di recupero il nuovo possessore dovrà trasmettere palla ai suoi due compagni nella zona opposta per ricreare il possesso tre contro uno a proprio favore.
Vince la squadra che riesce ad effettuare il maggior numero di passaggi consecutivi.
Varianti:
Variante 1: aumentare o diminuire le dimensioni del campo;
Variante 2: inserire uno o più giocatori jolly offensivi o difensivi;
Variante 3: si aggiunge una terza squadra in un terzo spazio di gioco. Si creeranno così dei tre contro due.
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