LA TECNICA DI BASE: PROBLEMA O NECESSITA’?

tecnica di base nel calcio

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di motivazione nel calcio, oggi parliamo invece di tecnica di base.

Le cose, nel calcio Italiano, non si sa mai davvero come vadano realmente. Qualche mese fa il Guardian, celebre testata giornalistica anglosassone, elogiava l’inizio campionato dell’Italia, ricco di nuovi talenti (anche nostrani) e gioco spumeggiante.

Quest’euforia è durata forse qualche partita, colpa dell’eliminazione della nostra Nazionale nelle qualificazioni mondiali.

Situazione che ha dato voce ad una marea di critiche sacrosante.

‘Il problema potrebbe essere metodologico e progettuale: forse si dà troppo spazio alla tecnica individuale e non al collettivo’.

‘Non ci sono più i campioni di un tempo, si gioca poco negli oratori e non si migliora la tecnica’.

“I giocatori di oggi sono poco tecnici ma molto fisici’.

Insomma, nel bene o nel male, questa fantomatica ‘tecnica’ sembra essere sempre al centro della polemica. Da allenatore di un gruppo di giovani calciatori la domanda sarà sorta anche a te: ma quindi, questa tecnica di base, è importante o no?

Cioè, se la insegno ai miei ragazzi, faccio bene o male?

Domande legittime, mosse da un dibattito infinito e spesso fuorviante. Vediamo quindi di capirci di più nelle prossime righe.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio sembra avere le idee chiare a riguardo, comunque. Definisce infatti la tecnica di base anche come fondamentale.

E sarai d’accordo con me che, se fondamentale, rappresenta qualcosa di inevitabile e, quindi, imprescindibile elemento per qualsiasi giocatore.

LA TECNICA DI BASE: DEFINIZIONE

“Per tecnica di base si devono intendere tutte quelle situazioni in cui un giocatore si trova a contatto con la palla” (Ferrari, 2010).

Vero è che un giocatore non passa 60 o 90 minuti con il pallone tra i piedi, ma quando ce l’ha è quasi scontato dire che deve essere in grado di farci qualcosa.

Deve essere quindi efficiente, rendendo al massimo nei momenti in cui è chiamato in causa. Altro punto per la tecnica, due a zero secco.

Sei d’accordo con me che merita ulteriore approfondimento?

Per convenzione, queste situazioni di contatto giocatore – palla vengono divise in categorie, definite gesti tecnici.

Quelli noti e che facilmente ritroverai in molti manuali o siti d’approfondimento sono:

Ogni gesto tecnico può variare in base ad una serie interminabile di elementi.

Ti faccio un esempio: un colpo di testa può essere eseguito da fermo, in movimento, in salto, in salto e movimento, e così via. Ma sempre colpo di testa rimane. E nonostante queste differenze, continua ad essere considerato di quella categoria, quel gesto tecnico.

Gli elementi che ne permettono il riconoscimento sono detti principi.

Sono aspetti prevalentemente di natura esecutiva, e che sono specifici per ogni gesto. Il colpo di testa avrà principi caratteristici che sono diversi dal ricevere per esempio.

A cosa servono ti starai chiedendo? Sono assolutamente indispensabili punti di osservazione che permettono di capire dove risiede l’errore tecnico.

Avere padronanza e conoscenza di questi principi ti assicura un intervento efficace con i tuoi giocatori.

Se il colpo di testa di cui stavamo parlando prima non va a buon fine, la causa risiede senza alcun dubbio in questi elementi.

Detto fino a qui dell’importanza della tecnica di base per un calciatore, pensi lo stesso discorso valga per i tuoi Esordienti?

Forse vale ancora di più per una serie di ragioni molto valide.

tecnica di baseLa prima è che si tratta di giovani calciatori e, come per una buona casa, costruire buone fondamenta assicura una durata e un’efficienza nel tempo importante.

C’è poi da considerare il fatto che i tuoi ragazzi vivono un periodo di crescita da un punto di vista strutturale improvvisa e inaspettata.

Come quando acquisti una nuova automobile, magari un bel SUV: abituato alla tua piccola utilitaria, fare una manovra per parcheggiare ti risulta ora più difficoltoso, non perché non sei più capace, ma per un discorso legato all’adattarsi e abituarsi al nuovo mezzo a disposizione.

Stessa cosa accade ai tuoi giocatori, che necessitano di familiarizzare di nuovo con la palla.

Per cui, quale il miglior approccio didattico e metodologico durante i tuoi allenamenti per sviluppare i gesti tecnici con i tuoi giocatori?

  • Proponi esercitazioni tecniche con costanza, assicurando un alto indice nel rapporto giocatore-palla.
  • Familiarizza con i Principi specifici dei gesti tecnici, che ti aiuteranno nella valutazione e dell’intervento durante le situazioni. Facilita inoltre la conoscenza di questi elementi da parte dei tuoi ragazzi, un modo per dare loro gli strumenti necessari a diventare autonomi nelle correzioni e nelle valutazioni delle loro personali giocate.
  • Assicura una progressione didattica di questi elementi durante la stagione, dando quantomeno una sorta di gradualità in termini di complessità.
  • Cerca di acquisire un quadro d’insieme della situazione della tua squadra da un punto di vista tecnico. Capisci quello che serve veramente ai tuoi giocatori, quello che sanno tecnicamente fare e dove vuoi che arrivino coi miglioramenti
  • Un gesto tecnico non è mai uguale all’altro in una partita, perché dipende da una miriade di fattori (distanze, spazi, avversari, compagni, ecc.). Fai di questa considerazione un principio chiave delle tue proposte, cercando di favorire una variabilità continua.
  • Le variabili che puoi considerare per rendere le tue esercitazioni efficaci sono: distanze (corto, medio, lungo), velocità (lento, veloce), traiettorie (rasoterra, media altezza, alta, rimbalzante), spazi (grandi, piccoli, medi; figure geometriche diverse quali cerchi, triangoli, quadrati, rettangoli), tempi a disposizione, ecc.Il lavoro sui gesti tecnici deve caratterizzare la crescita dei giovani calciatori. È un lavoro lungo, che richiede tempo e non ripaga nel breve periodo.Per questo motivo segui i prossimi articoli: approfondimenti, schede e guide specifiche sui gesti tecnici ti aiuteranno ad arricchire il tuo bagaglio culturale a riguardo.Per salutarti, volevo chiudere con un pensiero di uno che ti giovani talenti ne ha visti tanti: Mino Favini, per anni guru del settore giovanile dell’Atalanta, uno dei migliori in Italia.“Se mi si chiede un consiglio, allora faccio riferimento alla mia indole e al mio modo di vedere il calcio. Io sono un amante della tecnica e credo molto nelle attitudini naturali dei ragazzi.

    Lavoriamo con serenità e fiducia su di loro e puntiamo sulla tecnica”

esercitazione tecnica calcio

Numero di giocatori: 10+
Difficoltà: Medio-difficile
Tempo: 10-20 min.
Obiettivo: passaggio, possesso

Descrizione:

  • Si gioca un 6 contro 4 mantenendo un difensore all’interno di ogni quadrato;
  • 4 attaccanti esterni si muovono fuori dal quadrato;
  • I difensori devono rimanere nel loro quadrato designato;
  • I giocatori rossi fanno un punto ogni tot passaggi

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