CALCIARE: I FONDAMENTALI NEL CALCIO

calciare palla esordienti

In questo articolo parliamo di uno dei gesti tecnici più importanti: calciare la palla.

Me la posso solo immaginare la tua faccia appena hai visto questa foto . Forse un misto di stupore, ammirazione, nostalgia. E la faccia del portiere invece? Mi chiedo: ma cosa potevano lui e suoi colleghi quando si trovavano in questa ‘spiacevole’ situazione?

D’altronde siamo di fronte a tre dei più grandi interpreti del gioco degli ultimi anni, e soprattutto dotati di un ‘calcio’ non indifferente.

Se stai già pregustando il fatto che possa svelarti i trucchi di questi tre maghi del pallone… no, devo deludere le tue aspettative.

Quello che posso fare è però aiutarti a capirci qualcosa in più, andando nel dettaglio di uno dei fondamentali tecnici più importanti e ricorrenti: il calciare.

Calciare = Fondamentale del gioco che definisce la superficie anatomica d’impatto con la palla (Bonaccorso, 2008)

È il gesto più naturale, quello oltretutto dal quale il gioco prende il nome. Colpire la palla con varie parti del piede per indirizzarla. In base all’obiettivo si parla di passaggio (ad un compagno), di tiro in porta (se verso la rete), o anche calcio liberatorio (quando si tenta di allontanare la palla da zone pericolose senza troppi ‘fronzoli’).

Presupposto dunque del mantenimento del possesso palla, della finalizzazione a rete, della realizzazione di calci piazzati di successo (diventati oramai decisivi), questo gesto tecnico è sicuramente nella ‘Top 3’ della classifica dei più importanti.

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La realizzazione di questo gesto tecnico si caratterizza in 4 fasi distinte e successive:

1) Avvicinamento della palla. È, in altre parole, la rincorsa, l’atto di muoversi verso la palla per colpire. Che sia alla ‘Beppe Signori’ (te li ricordi i suoi rigori, con un solo passo di rincorsa), o alla Roberto Carlos (famosissima la sua punizione contro la Francia, caratterizzata da una rincorsa notevole), è il primo fondamentale step. Generalmente i passi di avvicinamento sono brevi e rapidi, mentre l’ultimo passo è più lungo (così da permettere all’arto calciante di andare indietro e “caricarsi”). La direzione di corsa varia anch’essa: spesso rettilinea, può anche essere obliqua (specialmente nei tiri di grande effetto).

2) Preparazione all’impatto. Consiste fondamentalmente in due elementi: il caricamento dell’arto calciante, e il posizionamento del piede d’appoggio.

Il primo prevede appunto che la gamba designata per colpire il pallone si muova ‘per dietro’ caricandosi. Il secondo elemento è altrettanto importante, perché permette di indirizzare la palla nella direzione che si vuole (una sorta di mirino).

La posizione di quest’ultimo piede varierà poi in base ad altri elementi: quanto “a fianco” il piede si posiziona dipende dalla parte del piede che si utilizza, mentre quanto “avanti o dietro” determina un tipo di traiettoria differente (in linea con la palla per traiettorie rasoterra, un po’ più dietro per le parabole, come generalmente fanno i portieri nei rinvii).

 

3) Impatto piede – palla. Il momento in cui l’arto calciante, dopo essersi caricato, permette al piede di muoversi verso il pallone per colpirlo.

Gli elementi da considerare in questa fase sono parecchi: innanzitutto riuscire a mantenere la superficie di impatto rigida (mi piace fare spesso l’esempio della mazza da golf, una forma che richiama quella creata dall’asse gamba-caviglia-piede); poi saper scegliere la parte del piede migliore, in relazione a quello che il giocatore intende fare (lancio lungo, passaggio, ecc.) Infine, come e dove il pallone viene colpito, in quanto oggetto sferico può subire movimenti rotatori che ne influenzano la traiettoria. Di seguito una tabella riassuntiva può chiarirti meglio le idee.

 

calciare la palla

4) Compensazione. Dopo l’impatto con il pallone, la gamba calciante prosegue naturalmente con un’oscillazione in avanti.

Calciare la palla: Errori da Evitare

Cosa devi valutare nel calcio dei tuoi giocatori e su cosa puoi intervenire?
Rincorsa a passi lunghi: rende complicata la gestione degli appoggi corretti, con conseguente tiro ‘sbilenco’
Errata posizione arto appoggio: può causare un tiro troppo alto (se troppo indietro), o fuori bersaglio (non in direzione)
Superficie di contatto non rigida: può determinare un tiro inefficace, in particolare in termini di forza. Inoltre, non colpire la palla nel punto corretto può portare a tiri che assumo rotazioni e direzioni non previste.
Coinvolgimento scorretto arti superiori: utilissimi per mantenere l’equilibrio. Il loro cattivo posizionamento (ad esempio lungo il corpo, o in avanti) non facilitano il giusto atteggiamento del corpo (e possono anche facilitare l’intervento eventuale degli avversari)

Proposte per calciare la palla

Puoi proporre esercitazioni per calciare la palla in molte situazioni e momenti della tua sessione. Non andremo troppo nello specifico di quelle legate al passaggio o al tiro in porta (avremo tempo e modo di approfondire).

Più generale, puoi concentrarti su giochi durante il warm up che coinvolgano il calciare di precisione o potenza: pensa ad esempio al gioco del bowling, alle bocce coi piedi o addirittura al mini golf versione calcio!

Per le tue esercitazioni tecniche considera le fasi sopra descritte, e struttura attività che (gradualmente) aiutino a migliorarle: tiri da fermo ad esempio facilitano la familiarizzazione con la posizione degli appoggi, l’impatto con la palla e l’uso di più superfici.

Muovi poi verso condizioni di movimento, o associate ad altri elementi tecnici (ricezioni, guida, ecc.)

Aggiungi poi avversari per strutturare le tue situazioni di gioco. Qualche idea, infine, per i giochi a tema: partite ad esempio in cui l’obiettivo sia colpire particolari bersagli in porta, oppure abbattere dei conetti da fuori area.

Variabilità. Le variabili su cui puoi agire sono la condizione generale dei tuoi giocatori (statica o dinamica, ovvero da fermi o in movimento), le distanze, le traiettorie richieste, l’impegno di forza, la grandezza, la forma e il movimento eventuale dei bersagli (coni, cerchi, nastri in porta, o anche giocatori che si muovono).La competizioni e la pressione temporale sono condizioni che ti possono aiutare a complicare le tue proposte, così come la velocità di esecuzione richiesta.

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1 commento

  1. Ho visto le foto delle zone di impatto dei piedi per l’interno piede e l’interno collo, mi dispiace ma non sono assolutamente d’accordo, si ripetono le stesse cose da sempre. Dalla mia esperienza (una ricerca) per l’interno piede (o piatto) il punto di impatto è la caviglia interna sotto il malleolo (la parte più bassa prima della zona incavo) e per l’interno collo il punto di impatto è l’alluce. Nelle foto non ci sono questi punti o zone di impatto. Ci sono modalità precise per eseguire in movimento con palloni che arrivano lateralmente o verticalmente. Le ho classificate come esecuzioni a “stecca” se la palla arriva lateralmente e si esegue nella direzione di corsa (diritti in avanti), e a “sponda” se la palla arriva frontalmente e si esegue a destra o a sinistra. Col calcio che si è velocizzato bisogna sapersi coordinare in movimento con le coordinazioni specifiche con una regola: Le coordinazioni con palla ferma devono corrispondere a quelle effettuate correttamente in movimento. saluti

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