
Parlare dei metodi analitico e globale scommetto stia già suscitando in te, mister, interesse e eccitazione. Perchè è un argomento di attualità nel campo dell’allenamento.
Il famoso dualismo analitico e globale, ricordando quello più famoso tra mente e corpo.
Se invece, al contrario, è la prima volta che ti imbatti in questi due termini, hai trovato l’articolo che fa per te.
Quello di cui ti sto per parlare, infatti, è uno dei temi di cui non puoi proprio fare a meno.
E cercherò di presentarti questa tematica con il solito metodo consolidato. Qualche informazione iniziale per familiarizzare con termini e concetti, e poi dritti a capofitto sulle esercitazioni, essenza pratica dei nostri discorsi.
Indice
ANALITICO E GLOBALE, TUTTO INIZIA DAL NOME
Un primo e grande passo verso la comprensione dei metodi analitico e globale la puoi fare anche solo riflettendo sul nome.
Analitico ricorda qualcosa di dettagliato, che richiede un’analisi. Che si focalizza con precisione, cura, e minuziosità. E, inoltre, che riguarda poche cose, ma affrontate bene.
Globale invece è l’esatto opposto. Globalità è moltitudine, un insieme di cose.
Che raggruppa quindi una serie di fattori, senza badare molto al dettaglio, ma molto più alla sostanza.
Questo è quello che sono i nostri due metodi. L’analitico considera un elemento, tecnico o tattico che sia, suddiviso e studiato nei suoi dettagli più intimi.
Nel globale, invece, lo stesso elemento viene considerato nel tutt’uno del gioco, in un insieme che considera anche altri fattori.
ASPETTI DECISIONALI E IMPEGNO COGNITIVO
A differenza di molte dicerie, entrambi i metodi sono supportati da un impegno decisionale non indifferente e importante per il gioco.
Nel metodo analitico questi aspetti possono essere semplificati se associati al “come”.
Il come eseguire un gesto, ad esempio, passandone in rassegna i principi di esecuzione.
Se ricordi, parlando di tecnica fondamentale ne avevamo parlato. Ad esempio, nella guida della palla, riferendoci alla forza da applicare al pallone, alla sua velocità, o alla coordinazione dei movimenti per garantire un gesto preciso e ottimale. Forza, velocità, precisione, i parametri del come eseguire.
Il globale invece bada meno a questi dettagli, in virtù dell’ambiente che lo caratterizza (quello reale di gioco, più o meno semplificato). Saranno quindi i vari “dove, quando, e perché” gli elementi decisionali su cui i giocatori si baseranno. Decisioni che quindi riguardano principalmente l’ambiente, e meno l’esecuzione.
Nel primo caso l’impegno cognitivo è più legato a meccanismi di riproduzione. Quelli che cercano di replicare un modello standard (magari mostrato da te, mister).
Replicare, eseguire, praticare sono le azioni che impegnano i tuoi ragazzi. Nel globale, invece, si può parlare di produzione.
Creare, adattare, usare sono le tipiche modalità di utilizzo dei gesti trattati.
QUALI ESERCITAZIONI PER I METODI ANALITICO E GLOBALE?
Con tutte le informazioni che ti ho già dato, mister, non dovrebbe essere difficile per te associare le esercitazioni tipiche di ciascun metodo.
Per quello analitico sono le esercitazioni tecniche e tecnico-coordinative. Spesso, tra l’altro sono definite anche di tecnica analitica.
Ora sai il perché. In queste, infatti, i tuoi giocatori avranno la possibilità di focalizzarsi sull’esecuzione della tecnica.
Sarà grazie alle tue variabili e alle tue progressioni che questa diventerà sempre più precisa, economica ed efficace.
Viceversa, il metodo globale sostiene tutte quelle proposte che presentano condizioni di gioco (reale, semplificato, diverso dal tradizionale, in situazione).
Sarà ora obiettivo dei giocatori cercare di sfruttare la tecnica, applicandola nelle varie situazioni che i giochi propongono.
Dove, quando, e perché, come detto, sono i parametri a sostegno delle decisioni da prendere.
ANALITICO E GLOBALE: VANTAGGI e SVANTAGGI?
E qui veniamo al nocciolo della questione. Che tu sia un accanito sostenitore dell’una o dell’altra sponda devo fermamente deluderti.
Perché, come ogni cosa, non esiste la verità assoluta.
Il segreto sta invece nel cogliere i vantaggi di ognuno dei due metodi, applicandoli nei modi e nei tempi ideali.
Ad esempio, il metodo analitico è ottimo proprio perché consente ai ragazzi di focalizzarsi su una tecnica alla volta, concentrandosi e sviluppandola con semplicità ma efficacia.
Assicura generalmente tante ripetizioni, in un contesto che allo stesso tempo è di facile controllo anche per te mister.
Tuttavia, non si può vivere solo di analitico, mancando completamente del lato legato al gioco.
Anche per questo motivo, il metodo può essere vissuto come noioso e scarsamente stimolante per i ragazzi. Quindi: maneggiare con cura.
L’esatto opposto per il globale. Qui i ragazzi sono immersi nelle realtà del gioco. Quella vera, con situazioni che accadono il weekend.
Troveranno quindi un contesto che li faciliterà in questo senso, riuscendo ad applicare e trovare un reale uso per le loro tecniche. Inoltre, considera anche l’aspetto motivazionale, con il gioco che fa leva sull’entusiasmo generale.
Allo stesso tempo però, non si ha reale possibilità di focalizzarsi e ripetere molte volte un elemento.
Questo potrebbe rappresentare un limite, soprattutto tra quei ragazzi non esattamente “avanti”, che faticherebbero così a gestire la complessità delle situazioni.
Con il rischio di abbandonare, e tu non puoi proprio permettertelo.
ANGOLO DELLE PROPOSTE
ESERCITAZIONE 1 – UNA PROPOSTA ANALITICA
- Numero giocatori: 3+
- Difficoltà: facile/media
- Tempo: 10/15 minuti
- Obiettivo: trasmissione e ricezione (qualità tocco, ritmo, velocità esecuzione)
- Spazio: 5 x 5
- Materiale: palloni, conetti
Descrizione: tre giocatori lavorano insieme in uno spazio di 5 x 5, nel quale sono posizionati tre conetti a triangolo (lato di 3 o 4 metri). Un giocatore lavora, gli altri due servono. Due passaggi per ogni compagno, prima di poter passare al compagno successivo, muovendosi sempre lateralmente e alla massima velocità d’esecuzione possibile. Cambio ogni minuto / dopo 4 esecuzioni per ogni giocatore.
Progressioni: complicare gesti (tocco di esterno, controllo e passaggio, ecc.)
ESERCITAZIONE 2 – UNA PROPOSTA GLOBALE
- Numero giocatori: 8+
- Difficoltà: media/difficile
- Tempo: 15/20 minuti
- Obiettivo: possesso, passaggio, smarcamento, combinazioni, superiorità numerica
- Spazio: 35 x 15
- Materiale: palloni, conetti, porticine
Descrizione: Possesso palla in cui lo spazio è diviso in tre zone. Nella centrale si gioca un 2 contro 2, mentre nelle laterali un 1 contro 1. Obiettivo di entrambe le squadre di gestire il possesso facendo viaggiare la palla da una zona estrema all’altra. Quando la palla arriva in questa zona, un giocatore della zona centrale può andare in supporto del compagno creando una situazione di 2 contro 1 per facilitare l’uscita del pallone.
Progressioni: semplificare utilizzando giocatori jolly che facilitano il possesso nelle zone; minimo numero di passaggi per ogni zona (più complesso); utilizzo porticine per segnare una rete all’interno (non più possesso, ma mini partita direzionata).
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