2 CONTRO 2 – SITUAZIONE FONDAMENTALE ALLENAMENTO ESORDIENTI

2 contro 2

Il 2 contro 2 è l’ultima delle situazioni fondamentali che prendiamo in esame.

Questa situazione, dopo l’1 contro 1 e il 2 contro 1, è uno dei pilastri della categoria Esordienti.

Dovrebbe quindi far parte della tua programmazione coi tuoi ragazzi.

Per questo, nell’articolo di oggi voglio portarti alla scoperta di questo importante argomento.

Prima dandoti un’idea generale della situazione.

Poi andando sempre più in profondità, analizzandone comportamenti ideali, soluzioni e contenuti.

Per finire, come al solito, coi consigli e proposte di cui non potrai più fare a meno per il tuo lavoro.

Indice

2 CONTRO 2, UNA SITUAZIONE DI GIOCO

Il 2 contro 2 entra nel novero delle situazioni di gioco.

Questi strumenti, mister, sono importanti soluzione per le tue sessioni.

In queste, infatti, gli elementi di tipo tecnico, tattico, decisionale, ecc. trovano una loro collocazione in un contesto simile a quello della partita.

Si attacca e si difende, come succederebbe nel match del weekend.

Grazie a ciò, i tuoi ragazzi familiarizzeranno con questi elementi, trovandosi pronti e preparati a gestire ogni circostanza.

UNA SITUAZIONE DAVVERO COMPLESSA

Il 2 contro 2 non è solo una situazione. È “la” situazione per i tuoi Esordienti.

Dovrebbe infatti rappresentare il nucleo portante della programmazione, l’apice del loro percorso calcistico formativo, base fondamentale per gli apprendimenti degli anni dell’agonistica.

Questo perché contiene quasi tutti gli elementi tecnici e tattici, individuali e collettivi.

Questi comportamenti sono quelli i quali rappresentano le basi di ogni tattica di reparto e di squadra.

Quindi, come puoi vedere, una complessità quasi inaspettata per l’esiguo numero di giocatori coinvolti.

2 CONTRO 2: ANALISI DEI COMPORTAMENTI

Se ancora sei restio nel considerare questa situazione di gioco molto complessa, proverò ulteriormente a farti ricredere.

Guarda infatti quante decisioni e comportamenti i vari giocatori devono eseguire.

Partiamo dall’attaccante senza palla.

Il suo smarcamento dovrà avvenire coi tempi perfetti, riconoscendo quando il portatore ha davvero la possibilità di servirlo.

Così come la gestione dello spazio: ampiezza o profondità a seconda della pressione subita dal portatore, così come la posizione del secondo difensore.

Infine, la qualità dei movimenti di smarcamento inizia a valere, avendo un avversario impegnato a marcarti: velocità, finte, con un occhio alla giocata successiva (corsa diagonale, controllo orientato sicuro).

La giocata del portatore dovrà considerare anch’essa gran parte degli elementi sopra citati: pressione, posizione altri giocatori, disponibilità a ricevere del compagno.

E la qualità del passaggio avrà pure enorme valore: sul piede protetto, nello spazio o sull’uomo sono giusto degli esempi.

La novità forse più grande, con maggiori differenze dal 2 contro 1, riguarda la fase difensiva.

Questa non considera infatti solo la relazione individuale portatore-marcatore (pressione, ecc.), ma anche nuovi concetti di marcatura, posizionamento e copertura, considerando portatore, compagno e avversario senza palla.

2 CONTRO 2: SITUAZIONE POLIFUNZIONALE

Il 2 contro 2 rientra in quelle situazioni definite polifunzionali.

Possono quindi essere utilizzate praticamente per tutto vista la vastità di elementi presenti.

Questi fattori, divisi in macro-categorie, sono:

  • Tecnici: praticamente tutti i gesti tecnici fondamentali che, come per le altre situazioni, trovano una loro applicazione. Tecnica, quindi, mai fine a sé stessa. E, lasciami dire, in un contesto situazionale abbastanza impegnativo.
  • Tattici: gli elementi coinvolti sono pressoché tutti. Da quelli individuali a quelli collettivi, sia in fase di possesso che di non possesso. Così come gli sviluppi di gioco in entrambe le fasi. D’altronde, come abbiamo detto, il 2 contro 2 è l’anticamera della tattica di squadra e di reparto.
  • Fisici: divisi per semplicità di informazione da quelli coordinativi. L’intensità di questa situazione è infatti degna di spazio d’analisi. Elevata, addirittura secondo studi più di quella di un 11 contro 11 (usata come allenamento condizionante in regime specifico anche dalle prime squadre).
  • Coordinativi: ritenere il 2 contro 2 come situazione apice della categoria è testimoniato anche da richieste coordinative che richiedono l’eccellenza. Oltre infatti a coinvolgere tutte le capacità coordinative, queste devono essere applicate con estrema efficacia. La lettura dello spazio tempo in particolare, come anche analizzato nei comportamenti ideali dei giocatori nel capitolo sopra.
  • Psicologici: creatività, presa di decisione. Ma anche attenzione, concentrazione. Tutte dimensioni cognitive estremamente sollecitate, vista appunto la complessità del momento. I tuoi giocatori dovranno fare leva a tutte le loro risorse, dimostrando esperienza e maturità.
  • Sociali: collaborazione e cooperazione in entrambe le fasi. Così come per la comunicazione, sia verbale che non. Marca un giocatore o l’altro? Quando eseguire un movimento? Tutte domande che richiedono sincronia e affiatamento tra i tuoi giocatori. In buona sostanza, imparare a essere squadra.

METODOLOGIA E DIDATTICA PER IL 2 CONTRO 2

I miei consigli per il tuo allenamento del 2 contro 2 partono da una semplificazione del concetto.

Tratterò infatti distintamente il possesso e il non possesso.

Per entrambi, comunque, varrà la stessa linea metodologica: quella che prevede un graduale aumento di difficoltà per i sempre minor vincoli degli avversari.

Alcune idee per allenare la fase offensiva possono essere quelle, per iniziare, di vincolare lo spazio d’azione dei difensori (uno nella zona, oppure due metà campo).

In termini di gestione dello spazio, poi, il compito può essere sempre più specifico e complesso.

Ad esempio superare una linea di meta, poi una conclusione a rete, fino al mantenere il possesso per ricercare un’altra linea di compagni.

Infine, si possono inserire condizioni più complicate per gli attaccanti: tocchi limitati, spazi meno ampi, compiti specifici (obbligo sviluppo di gioco).

Parlando invece della fase di non possesso, la progressione può partire ad esempio da una condizione di staticità degli attaccanti.

Questa è utile a focalizzare i difensori su movimenti e idee generali.

Da qui, puoi aumentare gradualmente dinamicità e raggio d’azione, con situazione simili a quelle già usate per il possesso (focus qui sulla difesa).

Infine, puoi arrivare a situazioni in cui l’imprevedibilità da gestire aumenta (come nei giochi di posizione o possesso con jolly).

Insomma, un programma ricco di variabili che come mattoncini dovrai porre uno dopo l’altro per costruire le fondamenta chiamate 2 contro 2.

ANGOLO DELLE ESERCITAZIONI

ESERCITAZIONE 1 – 2 CONTRO 2 METE INCROCIATE

  • Numero giocatori: 8+
  • Difficoltà: facile
  • Tempo: 10/15 minuti
  • Obiettivo: 2c2 (passaggio, smarcamento, dribbling)
  • Spazio: 15 x 15
  • Materiale: palloni, conetti

Descrizione: 2 contro 2 in situazione semplificata, utile nei primi passi verso il consolidamento della fase di possesso. Spazio organizzato come in immagine, con quattro porte larghe 6/7 metri su ogni lato del quadrato. Obiettivo di ogni squadra quello di segnare conducendo la palla in una delle due porte avversarie.

Progressioni: ridurre dimensione delle porte; disporre porte in altro ordine (lati adiacenti e non opposti).

ESERCITAZIONE 2 – RONDO 4 CONTRO 2

  • Numero giocatori: 6+
  • Difficoltà: media
  • Tempo: 10/15 minuti
  • Obiettivo: 2c2 (marcamento, presa di posizione, intercettamento, contrasto indiretto)
  • Spazio: 15 x 15
  • Materiale: palloni, conetti

Descrizione: Torello in cui 4 attaccanti giocano ognuno su un lato dello spazio. Questi si scambiano la palla, senza poter entrare nello spazio. Il loro obiettivo è quello di far passare la palla tra i due difendenti, guadagnando un punto. I due difensori, invece, cercano di intercettare i passaggi degli avversari. Se ci riescono, prendono il loro posto il giocatore che ha sbagliato e colui che gli ha passato palla.

Progressioni: semplificare limitando ulteriormente gli attaccanti (tocchi limitati); complicare aumentando lo spazio, o permettendo agli attaccanti di andare in supporto dei compagni ovunque vogliano nel quadrato.

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